Le porcellane Tognana sono sottoposte ad attenti e rigorosi controlli di laboratorio, anche in collaborazione con il Centro Ceramico di Bologna e la Stazione Sperimentale del Vetro di Venezia.
L’elevato standard qualitativo dei nostri prodotti è garantito da test di lavaggio con lavastoviglie industriali, di abrasione e di resistenza meccanica. Le nostre vernici, utilizzate anche per i decori, sono verificate dalla Food & Drug Administation americana e soddisfano perfettamente le prescrizioni richieste dalle severe U.S. “Proposition 65” relativamente alla presenza di metalli pesanti. Le porcellane Tognana inoltre possiedono un’elevata capacità di assorbire il calore e di rilasciarlo gradualmente, garantendo che cibi e bevande rimangano caldi nel tempo.
Tutti i prodotti, destinati ai canali alberghiero e ristorazione, hanno il bordo verniciato e il piede levigato al fine di evitare spiacevoli rigature sulle vostre tavole, sui segnaposto o quando i pezzi vengono impilati uno sopra l’altro. Al fine di razionalizzare l’uso, tazze da tè e cappuccino, tazze da brodo e mugs possono essere usate con lo stesso piattino.
La manifattura di oggetti in porcellana richiede un procedimento accurato e laborioso. La fase produttiva è preceduta da un’attenta ricerca di mercato, allo scopo di rilevare i reali bisogni del consumatore, i suoi gusti e aspettative e da un accurato studio sulla funzionalità tecnica dei manufatti.
Da una prima idea, poi elaborata e perfezionata, si prepara il modello definitivo.
Vengono ricavate le forme o gli stampi in gesso, di materiali sintetici o acciaio a seconda che si utilizzino per la formatura per colaggio, per la foggiatura con torni meccanici o la pressatura con presse isostatiche.
La porcellana appartiene al gruppo delle ceramiche.
Per ceramica si deve intendere ogni oggetto che viene fabbricato con una materia a contenuto argilloso oppure direttamente con argilla.
La ceramica può essere grossolana o fine e tale differenza dipende sia dalla scelta dei materiali che dal metodo di lavorazione oltre che dalla temperatura di cottura alla quale viene sottoposto il manufatto. Alla ceramica fine appartengono i prodotti che vanno dalla porcellana alla terracotta.
Una varietà molto importante della porcellana è la Bone China o porcellana di ossa animali in quanto nella sua composizione trovano posto le ceneri di ossa (fosfati) che, in percentuale del 45/470/0 insieme al 33% di caolino e al 20% di feldspati fornisce all’impasto un colore avorio molto delicato, conferendo al prodotto finito una trasparenza unica ed una leggerezza mai raggiungibile dalla porcellana tradizionale.
La Porcellana è il più importante e pregiato prodotto della famiglia della ceramica. La base per la sua composizione è il caolino, conosciuto in Cina fino dall’antichità ed in Europa soltanto nel 1700. I componenti principali per ottenere l’impasto di porcellana sono il caolino al 50%, il quarzo ed il feldspato al 25%.
Le caratteristiche principali della porcellana sono la durezza (nonostante la sua fragilità la porcellana è più dura di un normale acciaio) e la trasparenza (traslucentezza).
Questi due risultati si ottengono dopo aver effettuato la prima cottura dell’impasto a 980 gradi centigradi e la seconda cottura a 1400 gradi centigradi. Lo smalto che viene applicato direttamente sul biscotto, e quindi prima della seconda cottura, è di uguale composizione dell’impasto stesso ma con differenti proporzioni di elementi. Uno dei grandi pregi di questo prodotto è la mancanza di “invecchiamento”.
Lo Stoneware è un prodotto che contiene quantità elevate di argilla, variabili ma superiori al 80%. I restanti materiali in esso contenuti sono feldspato e quarzo. La cottura di supporto e vetrato avviene in un unico passaggio, per questo viene definita monocottura.
Il prodotto risultante presenta colori del vetrato più caldi e una porosità attorno al 10%.
CONSIGLI PER L’UTILIZZO: per evitare che il prodotto Stoneware assorba umidità creando antiestetiche macchie, si consiglia, appena terminato il lavaggio, di asciugare subito gli articoli oppure di riporli in verticale distanziati tra loro.
Il Grès è un importante materiale che viene realizzato con “argille plastiche” di origine vulcanica sapientemente miscelate e con aggiunta di caolino (roccia bianca di feldspato molto malleabile). Questa miscela cotta ad alta temperatura, detta a “gran fuoco”, consente di ottenere una pasta molto compatta e del tutto impermeabile per cui, in teoria, non è necessario aggiungere smalti coprenti ed impermeabilizzanti.
La Maiolica viene realizzata con un impasto di terre rosse come la terracotta, e subisce due cotture come la terraglia. Il materiale ottenuto si presenta generalmente poroso perciò si usa ricoprirlo con vernici vetrose a fuoco.
Ma se nella realizzazione si utilizzano paste che durante la cottura vetrificano da sé, non è necessario rivestirle con vernici per assicurare loro impermeabilità.
La melamina è un materiale sintetico (polimero) che si produce dalla fusione della materia prima in polvere in uno stampo. In fase di stampaggio vengono applicate delle decal con decori a caldo anch’esse composte da melamina e cellulosa.
Per le proposte tavola la melamina è utilizzata per la realizzazione di piatti, tazze, ciotole, bicchieri e vassoi ed esteticamente somigliante alla porcellana si presenta inoltre come un materiale piuttosto leggero, resistente alle rotture e durevole nel tempo. Può essere lavata in lavastoviglie fino a 80°C, anche a livello industriale.
La Terraglia è un prodotto decisamente migliore rispetto alla terracotta e per la sua realizzazione vengono usate terre bianche o avorio e solo raramente terre colorate. Con questo tipo di impasto si producono numerosi oggetti: pentole, tegami, vasellame per la tavola, oggettistica in genere e per finire servizi di piatti anche di una certa importanza.
Per ottenere un prodotto finito l’impasto viene inizialmente sottoposto ad una prima cottura dalla quale ne risulta il cosiddetto “biscotto” e ad una seconda cottura dopo l’applicazione dello smalto.
Esiste la Terraglia tenera e la Terraglia dura, e la loro differenza è dovuta principalmente alla diversa temperatura usata per la cottura della terra e del biscotto, oltre che per la differente composizione degli smalti applicati.
La terraglia dura è sensibilmente migliore in quanto le due cotture raggiungono i 1200 gradi centigradi contro i 1050 della terraglia tenera.
La Terracotta è un tipo semplice di ceramica, conosciuto fin dai tempi antichi essendo un prodotto di realizzazione decisamente facile. L’impasto di argilla, appena ha assunto la forma voluta, viene cotto una sola volta e questa operazione può essere fatta anche a cielo aperto; un esempio lampante di questa antica produzione sono le anfore e le giare per il mantenimento ed il trasporto delle derrate alimentari.